The Book Eating Magician italian

L’uomo che lo aveva chiamato per nome aveva un aspetto emaciato: le occhiaie, le guance scavate e gli zigomi alti gli davano un aspetto scheletrico. Se non fosse stato per i suoi vestiti, qualcuno avrebbe potuto pensare fosse un residente dei bassifondi.

In realtà si trattava di un professore del terzo anno e un maestro del 5° Cerchio, facendo di lui uno dei migliori maghi all’interno dell’Accademia di Bergen.

L’uomo magro, il professor Vince, parlò in tono pragmatico: “Dovresti sapere perché ti ho chiamato qui.”

Theodore Miller, il cui nomignolo era Theo, annuì con la testa. Non riusciva ad aprire bocca e rispondere alla domanda. Si era preparato da tempo, ma gli sembrò che il suo cuore si fosse spezzato ora che stava succedendo davvero.

“I tuoi voti ai test scritti sono ottimi, tra tutte le materie ti sono stati tolti solo tre punti e anche in quel caso erano errori di poco conto. Non c’è stato nessun’altro che sia riuscito a rispondere eccetto te; quindi, puoi ritenerlo un punteggio perfetto.”